Banche dei tessuti e delle cellule, le esperienze in Emilia Romagna
Importante convegno scientifico sabato 4 ottobre nella Sala Convegni dell’ospedale Bufalini di Cesena
Curare le grandi ustioni o, più in generale, ricostruire non solo cute, ma anche tendini e cartilagine con tessuto ingegnerizzato in laboratorio, a partire da materiale biologico, quindi da donatore. E’ la nuova frontiera della Medicina Rigenerativa, oggi considerata uno degli ambiti più promettenti della medicina “moderna”. Sabato 4 ottobre 2014, nella sala convegni dell’Ospedale Bufalini di Cesena, si terrà il primo convegno scientifico dal titolo “Le Banche dei Tessuti e delle Cellule nel Sistema Sanitario Nazionale: esperienze in Regione Emilia Romagna”.
Il convegno, organizzato dal Centro Grandi Ustionati e dalla Banca Regionale della Cute, metterà a confronto le esperienze portate avanti in Emilia Romagna e le prospettive dei nuovi ambiti della Medicina Rigenerativa, che ormai non sono solo riservati alla ricerca ma sempre più calati nella pratica clinica. Porteranno il loro contributo relatori esperti nei settori della ricerca e dell’applicazione clinica di tessuti e cellule, sia in ambito romagnolo che regionale. Attraverso il confronto tra le Banche, le Cell Factory e le realtà sanitarie della Regione si cercheranno eventuali criticità offrendo al contempo spunti e idee per un miglioramento dei percorsi clinici assistenziali.
“La Medicina Rigenerativa – spiega il dottor Davide Melandri, direttore del Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Bufalini e della Banca della Cute, che ha sede al Centro Servizi di Pievesestina - ricerca la rigenerazione biologica di un tessuto, un organo o più spesso parti di esso, attraverso approcci clinici e terapeutici nuovi. A tale scopo vengono utilizzati anche tessuti e cellule derivate da un donatore o dal paziente stesso, manipolate in laboratorio, per sostituire con il trapianto - laddove mancanti sul paziente ricevente - , i componenti biologici e tessutali presenti normalmente nel nostro organismo”.
L’equipe del Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena, ad esempio, già da diversi anni e in stretta collaborazione con gli altri Centri clinici della Romagna e della Regione, ha iniziato a trattare con successo ustioni e ferite cutanee croniche e particolarmente gravi.
“Nel corso degli ultimi anni – specifica il dottor Melandri - numerose sono le specialità che hanno cominciato ad utilizzare “prodotti” di Banca della Cute di Cesena. Fra questi, la progettazione e produzione di tessuti bioingegnerizzati ha consentito di trattare problematiche cliniche nell’ambito della chirurgia generale e d’urgenza, in ambito ortopedico dove si sta diffondendo l’utilizzo di matrici dermiche e tessuti decellularizzati per trattare lesioni ai tendini e alla cartilagine sia della spalla che di altre parti del corpo. Parallelamente l’utilizzo di cellule staminali adulte “multi potenti” ha consentito un rapido progresso medico e scientifico anche nei settori della chirurgia vascolare, dell’otorinolaringoiatria, odontoiatria e chirurgia maxillofacciale, della cardiologia e della cardiochirurgia, dell’oculistica e della oncoematologia”.